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Rinnova la Sua chiamata

Rinnova la Sua chiamata

by EC
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05 giugno 2022
Lettura: I Re 19:15-21

Elia visse durante il regno di Acab e sua moglie Izebel. Il re Acab, più dei suoi predecessori, fece ciò che è male agli occhi del Signore. Elisa sfidò e sconfisse i profeti di Baal e di Astarte (I Re 18:19), ma dopo questa vittoria fu preso da sconforto perché Izebel voleva farlo uccidere. Dio parla ad Elia con un suono dolce e sommesso e gli dice: cosa fai tu qui? Questa è a tua vocazione?

(I Re 19:19-21) Elia partì di là e trovò Eliseo, figlio di Safat, il quale arava con dodici paia di buoi davanti a sé; ed egli stesso guidava il dodicesimo paio. Elia si avvicinò a lui, e gli gettò addosso il suo mantello. Eliseo, lasciati i buoi, corse dietro a Elia, e disse: «Ti prego, lascia che io vada a dare un bacio a mio padre e a mia madre, e poi ti seguirò». Elia gli rispose: «Va' e torna; ma pensa a quel che ti ho fatto!». Dopo essersi allontanato da Elia, Eliseo tornò a prendere un paio di buoi, e li offrì in sacrificio; con la legna dei gioghi dei buoi fece cuocere la carne e la diede alla gente, che la mangiò. Poi si alzò, seguì Elia, e si mise al suo servizio.

Elia ubbidì alla Parola di Dio, e mentre torna, incontra Eliseo. Elia riconobbe Eliseo per rivelazione, così come fu per Samuele quando andò nella casa di Isai per ungere re Davide. Elia “gittò” (Diodati), il suo mantello su Eliseo. Ciò designava un trasferimento di diritti che Eliseo comprendeva bene. Eliseo si sente coinvolto da questo mantello ricevuto da Elia, si staccò dai buoi o corse verso Elia.

(I Samuele 18:1-4) Appena Davide ebbe finito di parlare con Saul, Gionatan si sentì nell'animo legato a Davide, e Gionatan l'amò come l'anima sua. Da quel giorno Saul lo tenne presso di sé e non permise più che egli ritornasse a casa di suo padre. Gionatan fece alleanza con Davide, perché lo amava come l'anima propria. Perciò Gionatan si tolse di dosso il mantello e lo diede a Davide; e così fece delle sue vesti, fino alla sua spada, al suo arco e alla sua cintura.

Eliseo offre un sacrificio ardendo gli stessi gioghi dei suoi buoi. Questo gesto ha un valore simbolico che indica la scelta di rinunciare al suo lavoro e ai suoi affetti per seguire la chiamata del Signore. Due domande. Elia dice a Eliseo: “pensa a ciò che ti ho fatto”. Pensiamo noi a ciò che Gesù ha fatto per noi? Quanti di noi, per servire Cristo, hanno lasciato tutto? La parabola del giovane ricco è di esempio. Il giovane osservava tutto ciò che la legge prescriveva, ma non volle rinunciare ai suoi beni.

(Matteo 10:37) Chi ama padre o madre più di me, non è degno di me; e chi ama figlio o figlia più di me, non è degno di me.

Non dobbiamo dimenticare di tenere ben a mente la chiamata di Dio e di non far prendere il sopravvento agli affetti terreni.  Eliseo si alzò, seguì, e si mise a disposizione. Alzarsi e seguire sono due azioni di movimento che spesso troviamo insieme.

(Luca 5:27-29) Dopo queste cose, egli uscì e notò un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Ed egli, lasciata ogni cosa, si alzò e si mise a seguirlo. Levi gli preparò un grande banchetto in casa sua; e una gran folla di pubblicani e di altre persone erano a tavola con loro.

Anche Levi lasciò ogni cosa: si alzò e seguì Cristo.

Infine Eliseo si mise al servizio di Elia. Eliseo non si mise subito a predicare o fare opere miracolose, ma imparò in silenzio dal suo maestro Elia. Non sappiamo per quanto tempo, ma stette alla scuola di Elia. Molto spesso si parla di vocazione. La vocazione è un invito rivolto da Dio all’uomo. Molte volte si confonde la vocazione come il servizio (pulire, suonare, etc).

(Efesini 4:1-3) Io dunque, il prigioniero del Signore, vi esorto a comportarvi in modo degno della vocazione che vi è stata rivolta, con ogni umiltà e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri con amore, sforzandovi di conservare l'unità dello Spirito con il vincolo della pace. Vi è un corpo solo e un solo Spirito, come pure siete stati chiamati a una sola speranza, quella della vostra vocazione.

(Ebrei 3:1-2) Perciò, fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate Gesù, l'apostolo e il sommo sacerdote della fede che professiamo, il quale è fedele a colui che lo ha costituito, come anche lo fu Mosè, in tutta la casa di Dio.

(II Pietro 1:10) Perciò, fratelli, impegnatevi sempre di più a render sicura la vostra vocazione ed elezione; perché, così facendo, non inciamperete mai.

Dobbiamo studiarci e continuare a impegnarci nella chiamata del Signore. Rinnoviamo in noi la sua chiamata.

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