La missione del credente
- by FDG
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14 agosto 2022
Lettura: Filippesi 1:1-26
Siamo chiamati ad essere testimoni di Cristo in ogni momento della nostra vita, ma ciò comporta avere una buona conoscenza della Parola di Dio-
(Colossesi 2:6-7) Come dunque avete ricevuto Cristo Gesù, il Signore, così camminate in lui; radicati e edificati in lui, saldi nella fede, come vi è stata insegnata, e abbondando nel ringraziamento.
Nel nostro cammino possono presentarsi tante difficoltà tali da impedirci di non essere buoni testimoni, ma Cristo, mediante la sua presenza e la Sua Parola, trasforma questi ostacoli in strumenti per la Sua gloria.
(Filippesi 1:18) Che importa? Comunque sia, con ipocrisia o con sincerità, Cristo è annunciato; di questo mi rallegro, e mi rallegrerò ancora;
Paolo incontrò molta opposizione nella predicazione del vangelo, ma egli si preoccupava solo di compiere il mandato di Cristo. Si servì della sua prigionia per il progresso della causa del vangelo.
(Romani 14:7-8) Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso; perché, se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore. Sia dunque che viviamo o che moriamo, siamo del Signore.
Le convinzioni del credente devo poggiarsi sulla persona di Cristo. Bisogna essere quindi responsabili in tutte le aree della nostra vita. Dobbiamo vivere il nostro cammino esclusivamente davanti a Dio e non davanti agli uomini. La nostra missione è Cristo, ma se si comincia a guardare agli uomini, non si progredisce spiritualmente.
A volte si dà più importanza all’apparire che all’essere. Durante la prigionia di Paolo, il vangelo veniva proclamato con forza. Nulla succede per caso nella nostra vita. Di conseguenza, ogni situazione, è buona per proclamare Cristo come il salvatore dell’umanità. La proclamazione del vangelo dev’essere fortemente legata alla nostra testimonianza. Tutte le difficoltà e le opposizioni che gli altri possono costruire, non possono fermare l’opera di Dio.
(Filippesi 1:13-14) …al punto che a tutti quelli del pretorio e a tutti gli altri è divenuto noto che sono in catene per Cristo; e la maggioranza dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno avuto più ardire nell'annunciare senza paura la parola di Dio.
(Filippesi 1:6) E ho questa fiducia: che colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurrà a compimento fino al giorno di Cristo Gesù.
La forza dell’apostolo Paolo veniva dal fatto che era radicata nella Parola di Dio. Molti fratelli furono incoraggiati dalle catene di Paolo ed ebbero più ardine nell’annunciare senza paura la Parola di Dio. La carcerazione di Paolo indusse gli altri ad essere più arditi. Dobbiamo testimoniare senza timidezza. Paolo non aveva vergogna del vangelo in ogni momento e in ogni luogo perché proclamava la verità!
(Romani 1:16) Infatti non mi vergogno del vangelo; perché esso è potenza di Dio per la salvezza di chiunque crede; del Giudeo prima e poi del Greco;
A volte pensiamo che possano esserci delle circostanze particolari per evangelizzare, ma Paolo non poteva mai immaginare che durante la sua prigionia poteva portare tanto frutto per la gloria di Dio. Dobbiamo annullarci e ricercare ogni giorno la volontà di Dio.
In questo testo notiamo due categorie di persone che predicavano l’evangelo: alcuni lo facevano per invidia e per rivalità di spirito, mentre altri lo facevano di buon animo. Il cuore di Paolo si rallegrava perché Cristo veniva annunciato.
(Filippesi 1:20) secondo la mia viva attesa e la mia speranza di non aver da vergognarmi di nulla; ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sarà glorificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte.
Il desiderio di Paolo era che Cristo venisse glorificato nel suo corpo. Possiamo farlo anche noi? Cristo dev’essere glorificato nella nostra vita in ogni situazione, anche in quelle difficili, perché lo spirito di Dio sovviene in aiuto nella nostra debolezza. Dal momento in cui siamo divenuti credenti, i problemi non sono terminati, pertanto siamo chiamati a combattere tutti i giorni. La vita cristiana è fatta di battaglie che vinciamo quando siamo vicini a Dio.
(Marco 16:16) Chi avrà creduto e sarà stato battezzato sarà salvato; ma chi non avrà creduto sarà condannato.
Ogni credente viene provato affinché la sua fede glorifichi Dio.
(I Pietro 1:7) affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo.
Sono le prove che plasmano la fede che onora Dio. La prova purifica la nostra fede facendola divenire più consistente. Dio ha provato la fede di Paolo e ha visto che dalla prigione egli si rallegrava perché il vangelo veniva proclamato. La fede tante volte potrebbe indebolirsi, ma anche se questo avviene non ci dobbiamo affatto scoraggiare.
(II Corinzi 4:8-9) Noi siamo tribolati in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati; perseguitati, ma non abbandonati; atterrati, ma non uccisi;
Dobbiamo andare avanti per il progresso dell’evangelo per glorificare il nostro signore Gesù Cristo. Paolo non era sicuro che la sua fede gli avesse permesso di essere liberato dalla sua prigionia, ed il suo obbiettivo era che Cristo doveva essere glorificato. Quanto partiremo per il cielo, lasceremo il profumo della nostra testimonianza di Cristo sulla terra? Il martirio e la sofferenza hanno sempre fatto progredire di più il vangelo. Lo scopo della nostra vita è quello di essere testimoni di Cristo.
(II Corinzi 5:18-21) E tutto questo viene da Dio, che ci ha riconciliati con sé per mezzo di Cristo e ci ha affidato il ministero della riconciliazione. Infatti Dio era in Cristo nel riconciliare con sé il mondo, non imputando agli uomini le loro colpe, e ha messo in noi la parola della riconciliazione. Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: siate riconciliati con Dio. Colui che non ha conosciuto peccato, egli lo ha fatto diventare peccato per noi, affinché noi diventassimo giustizia di Dio in lui.